Perché siamo degli appassionati terminali di musica e lettura, prima di tutto.

Di tutto ciò che è LIBERA espressione. In un’epoca come questa dove ogni cosa è a disposizione, libera appunto, ma senza alcun tipo di controllo o di filtro, quindi difficilmente raggiungibile senza una guida, senza una direzione.

Perché è da quando abbiamo preso possesso della ragione che non smettiamo di essere curiosi, di cercare cose nuove, meno note. Non ci fermiamo MAI, davanti a niente e nessuno.

Quindi, dopo aver letto l’ennesima testimonianza di prima mano da parte di gente che non sapeva nemmeno dove stava di casa (il riferimento è Journey To The Center Of The Cramps, ovvero la biografia dei mitici Cramps di Dick Porter recentemente tradotta in Italia dai ragazzi di Goodfellas) ma era sicura di quello che faceva, ovvero riportare a galla il suono più malato degli anni ’50, quello delle B-sides di rari ed innominabili 45 giri di rockabilly; e centrifugarlo con gli horror comics e il clima urbano e degradato della New York di metà anni settanta. Erano talmente convinti che, alla fine, hanno avuto ragione loro. In barba a tutti!

E così siamo anche noi. Non ci interessa minimamente, per il momento, avere un obiettivo preciso o, meglio, un punto di arrivo. Ci godiamo il viaggio. Vogliamo condividere i nostri soliti ed insoliti ascolti e letture (tutti, per noi, ineludibilmente da CINQUE STELLE e quasi irrimediabilmente PERDUTI) con quanta più gente possibile. Nel mare magnum indistinto della rete globale occorre più che mai una guida all’ascolto ed alla lettura. Occorrono punti fermi.

Proveremo ad essere un filtro, un catalizzatore magari; con i nostri punti di vista e la nostra attitudine proveremo a fare grandi passi, ad assicurarci le cose migliori che ci sono sul nostro pianeta (per gli altri, vedremo) anche in quest’epoca confusa e infelice.

Non è cosa da poco, lo sappiamo.

Se funzionerà saranno i lettori a dirlo, che sono liberi di criticare o suggerire quello che vogliono.

Allacciate le cinture, si parte.

GLI STELLARI

martedì 13 settembre 2016

GLAM SKANKS - Glitter City
(CD Unison Music Group)


Certe cose possono accedere solo a Los Angeles (ok i nostri Giuda sono una splendida eccezione!): Una super band come non se ne sente da tempo: fresca, esplosiva, sboccata, competente con un’immagine perfetta e con brani da urlo.
Metteteci anche che la chitarrista V (Veronica Witkin) è la figlia di Bruce Witkin degli HOLLYWOOD VAMPIRES al fianco di ALICE COOPER, Joe Perry e JOHNNY DEPP, il che non guasta affatto in un ambito come quello musicale.
Le GLAM SKANKS sono un quartetto femminile (in realtà JAXINE alla batteria è un uomo ma si veste sempre da donna quindi fate un po’ voi…..) con tutto ma proprio tutto al posto giustoooooooooo…
Sono una miscela di GLAM (DAVID BOWIE di The Rise And Fall…. e Aladdin Sane, gli SLADE di Play It Loud del 1970 e Sladest? Del 1971 ed anche il T-REX di The Slider del 1972), PUNK (NEW YOR K DOLLS e JOHNNY THUNDER & THE HEARTBREAKERS di L.A.M.F.), ROCK’N’ROLL (LOU REED, AEROSMITH, JOAN JETT, RUNAWAYS e più tardi le DONNAS del primo album) ed una manciata di POP anni settanta.
Il logo e la cover non permettono dubbi, siamo tornati in piena era glam, nella prima metà degli anni settanta con un’energia figlia dei giorni nostri.
Giuro, non c’è una virgola fuori posto in Glitter City : il susseguirsi dei dieci brani mette in mostra le varie sfaccettature del loro sound senza alcuna sbavatura.
Questa volta sono i fratelli McDonald  (RED KROSS) a masturbarsi sognando di produrre una band come questa.
Volete qualche titolo: G.L.A.M., Teenage Drag Queen, Fuck Off, Bad Bitch, Radio blues, I Want It Now, Blow Me…
Giusto per capire di che pasta sono fatte queste mocciose.
Il suono è valvolare, vintage e potentissimo (fantastico il suono della batteria pieno e corposo) dove le chitarre secche e taglienti (Flying V of course…….) dettano le danze sfrenate a base di sesso, droga e rock’n’roll come da tradizione!!!
Il loro meglio lo danno nelle infuocate esibizioni live come dimostra il loro battesimo al Roxy!!!!
Con un album come questo dovrebbero finire in tutte le case e poi scomparire per sempre.

Non vedo nessun’altra soluzione: impossibile fare di meglio nel genere, credetemi.

Reverberend

Nessun commento:

Posta un commento